giovedì 28 gennaio 2021

Seminario “Navigare i sogni – Dalla sceneggiatura al cortometraggio”

 Premessa

Ho partecipato ad un seminario sulla realizzazione di un cortometraggio organizzato dall’Università IUSVE, inizialmente seguendo un'introduzione di circa 40 minuti tramite una live YouTube, successivamente tramite un collegamento sulla piattaforma "zoom", dove i professori parlavano dall'università mentre i ragazzi e i relatori dalla propria abitazione. Sono quindi stati tutti interventi da remoto e online, all'inizio con un pò di difficoltà nel mostrare le presentazioni, ma una volta raggiunto un giusto equilibrio sono stati tutti interventi molto chiari.

Chi ha organizzato l’evento

L'organizzatore di questo evento è stata l’università IUSVE (con sede a Mestre e Verona, ISMU, Tunuè, Emergency.  promosso e gestito dai Salesiani di don Bosco dell’Italia Nordest).
Gli insegnanti mi hanno iscritto per partecipare ad una attività di Educazione civica con un focus sulla realizzazione di un cortometraggio perché in quarta ci concentriamo sullo studio del video. In breve si è trattato di seguire una sessione plenaria tramite una live YouTube, successivamente tramite un collegamento sulla piattaforma "zoom" un seminario “Navigare i sogni – Dalla sceneggiatura al cortometraggio”

La sessione plenaria

E' avvenuta la presentazione della manifestazione "Notifica di cambiamento", un appuntamento che guarda al futuro, giungendo a conclusione del progetto di Educazione alla Cittadinanza Globale “NO ALLA GUERRA",  per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”, realizzato dall'Università con EMERGENCY ONG Onlus, Fondazione ISMU con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Ad aprire la giornata è stata una figura dal percorso autorevole: Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista specializzata in Medio Oriente e zone di conflitto, Successivamente sono intervenuti rappresentanti dei partner di progetto, tra cui Rossella Miccio, presidente di Emergency, fondazione che si occupa di cure gratuite e di qualità alle vittime della guerra e della povertà, costruendo e gestendo strutture dedicate e formando il personale locale, praticando una medicina basata sui diritti umani. 
In fine a parlare è stato Emanuele Di Giorgi, amministratore della casa editrice Tunuè, specializzata in graphic novel per lettori junior e adulti, nonché nella saggistica dedicata al fumetto, all’animazione, ai videogiochi e ai fenomeni pop contemporanei. Di recente, in collaborazione con  Emergency e all'agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo ha pubblicato "I colori di una nuova vita", Quattro storie a fumetti realizzate da quattro disegnatori, basate su sei storie ideate e scritte dai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di tutta Italia che vedono come protagonisti Amal, Rachida e Goran, che sono tre ragazzi costretti, a causa della guerra e della povertà, a lasciare la loro casa. Ognuno di loro è  alla ricerca di una nuova vita per questo hanno affrontato tre lunghi viaggi, dall’Afghanistan, dal Sudan e dall’Iraq per poter raggiungere l’Italia.

Il workshop

La seconda edizione di “una storia per Emergency” è stata vinta dalla sceneggiatura dal titolo "Capitan Didier" di Roberta Palmieri, che racconta di un bambino di origine subsahariana con il sogno di costruire una barca tutta sua… fatta di cartoni di pizza. Suo padre Amir, rider presso la pizzeria del signor Franco, porta ogni sera a casa una pizza per aggiungere un pezzo al suo capolavoro, ma una notte, durante le ore di servizio di Amir, una tempesta d’acqua distrugge la barca di cartone di Didier. A vincere il concorso è stata appunto Roberta Palmieri, per la capacità di raccontare con un linguaggio cinematografico forte ed evocativo un aspetto intimo del rapporto tra popoli diversi. Utilizzando un preciso simbolismo, la sceneggiatura di Capitan Didier non risparmia riferimenti chiari ai rischi che corre chi va in cerca di un destino migliore, facendo riecheggiare una realtà concreta e al tempo stesso fiabesca con la capacità del piccolo Didier di catapultarsi nel mondo che sogna.
In fine sono stati scelti un produttore "Leonardo Godano" e una regista "Margherita Ferri"che racconta di aver avuto un problema di produzione riguardante la pioggia finta, dopo aver affittato un autobotte, si sono trovati in una giornata di pioggia reale e l'insieme delle "due pioggia" li ha fatti trovare in una situazione di pericolo, principalmente per il bambino.

Conclusioni 

Tra tutti gli interventi che sono stati fatti, e ta tutte le parti parlate quella che mi è interessata di più è stato il racconto vero e proprio del cortometraggio e il racconto di Margherita Ferri, quando ha parlato delle difficoltà nella produzione, quest'ultima parte mi ha fatto riflettere sul fatto che loro magari avevano trovato una soluzione comprando un autobotte, ma il destino ha voluto che quel giorno piovesse anche quindi hanno probabilmente sprecato tempo e soldi inutilmente o in parte.
durante il seminario ho preso appunti solo nel momento del racconto della storia di Didier, che mi ha attratto rispetto alle altre parti che a parer mio sono risultate un po noiose.


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